Un viaggio alla scoperta di sé

La Grande Mela mi ha accolto con il suo ritmo incalzante e la sua energia contagiosa. Ogni angolo di questa città è un’opportunità, un invito a osare e a inseguire i propri sogni.

La fiducia a New York è intuitiva, arriva subito, non ha barriere difensive almeno fino a prova contraria, ed è come una luce che si accende, dando una carica straordinaria. Nella città che non dorme mai tutto è organizzato per favorire una velocità modalità Ferrari in complessivi 835 km quadrati, con i grattacieli che sfidano il cielo, ma dove stare dietro al ritmo, ai costi, all’energia necessaria non è cosa da tutti.

New York ti dà costantemente l’opportunità di ripartire, anche dopo un fallimento, che negli USA è visto come un’opportunità di ripartenza, possibile solo se si è in grado di fermarsi e di scoprire la propria visione attraverso un forte lavoro di ascolto!

A New York il mio lavoro di coaching è molto conosciuto ed apprezzato: l’entusiasmo delle persone per strumenti, tecniche e metodologie disruptive mi ha dolcemente travolto e l’ho vissuto come un premio per 25 anni di attività professionali in cui ho tenuto un ritmo molto newyorkese in temini di sveglia mattutina all’alba, allenamento marziale costante, lavoro in alto eustress (stress benefico), dove l’indicatore più evidente è che il tempo mi è sempre letteralmente volato. In questa metropoli il mio lavoro è ben remunerato così come è alto il costo della vita.

La gentilezza newyorkese è costantemente accompagnata da una sana giusta distanza che spesso viene confusa con falsa cordialità. C’è forte attenzione alla cura del corpo, si vedono palestre ovunque, anche se il rischio di avere uno stile di vita troppo adrenalinico è molto alto, se non integrato ad un lavoro di ascolto costante e profondo che permette di ricordare che l’equilibrio vero di una macchina che va molto veloce sta nel fatto di sapersi fermare ogni volta che è necessario.